Il Manyōshū, un’antichissima raccolta di oltre 4.500 waka, brevi poesie giapponesi composte di 31 sillabe, che risale all’ottavo secolo, ora sta conoscendo una seconda giovinezza. Circa novanta di quei componimenti a tema amoroso sono stati riscritti con un linguaggio attuale e ripubblicati in una raccolta (il cui titolo può essere tradotto “Più che amare voglio essere amato”) che dallo scorso autunno a oggi è arrivata alla sesta ristampa per una tiratura complessiva di 90mila copie. Tutto questo, oltre all’immediatezza del formato che si adatta perfettamente alla nostra epoca, si deve all’opera di Ryo Sasaki, 38 anni, fondatore e factotum di una piccola casa editrice, ed è cominciato come un passatempo. Ha pubblicato la primissima edizione del libro (500 copie) in occasione del suo matrimonio, facendone omaggio agli invitati e mettendo in vendita le altre copie online. Il passaparola ha fatto il resto. Il successo del volume gli permetterà di continuare il suo lavoro di editore e di preparare una seconda raccolta di waka “tradotti”.
Mainichi Shimbun

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Questo articolo è uscito sul numero 1517 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati