Nelle ultime settimane a Taiwan decine di donne e alcuni uomini hanno denunciato pubblicamente di aver subìto molestie sessuali. A scatenare indirettamente l’onda del MeToo sull’isola, che ha investito il mondo della politica, della cultura e dello spettacolo, è stata la serie tv Wave makers-Tempeste politiche , in cui si racconta una vicenda di molestie in un partito politico. Le accuse hanno colpito esponenti dei principali partiti e anche attivisti per la democrazia. Nell’isola, all’avanguardia per i diritti civili e la parità di genere, persiste una cultura maschilista. Secondo un sondaggio, scrive Taiwan News, molte donne finora sono state in silenzio perché nel paese prevalgono la tendenza a colpevolizzare le vittime e lo stereotipo della “vittima ideale”, che è credibile solo se non indossa abiti attillati e urla quando è molestata.
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Questo articolo è uscito sul numero 1518 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati