“Il desiderio d’amore romantico a volte si accumula dietro le mie tempie”, scrive la poeta Amy Key nel suo primo libro in prosa. Nella nostra società, il romanticismo è sia un ideale sia un obbligo. La coppia è la norma, ma non per tutti. Key, che ha circa quarant’anni, non ha avuto un fidanzato per più di vent’anni. In questa autobiografia mostra come, nonostante la vergogna che a volte prova per il fatto di essere single, la sua vita rimanga piena d’affetto. Key è aiutata dal fondamentale album Blue di Joni Mitchell, che ha ascoltato per la prima volta a quattordici anni. All’epoca, il disco “accese il mio desiderio e la mia aspirazione all’amore romantico”, scrive Key, che usa ognuna delle dieci canzoni di Joni Mitchell come punto di partenza per riflettere su se stessa. Ricorda gli ex fidanzati e la felicità domestica dei suoi nonni, e critica con intelligenza e spirito la convinzione moderna secondo cui devi amare te stesso prima di aspettarti che lo faccia qualcun altro. Miracolosamente, la prosa di Key mantiene tutta l’intimità dei suoi versi. Musica da camera singola è uno studio tenero e sovversivo sull’amore nelle sue molteplici forme.
Ellen Peirson-Hagger, New Statesman
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Questo articolo è uscito sul numero 1519 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati