Il 19 luglio il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha concesso la grazia all’attivista e ricercatore egiziano Patrick Zaki ( nella foto ). Il giorno prima un tribunale di Mansura l’aveva condannato a tre anni di carcere per diffusione di “informazioni false”. Zaki era stato arrestato al Cairo il 7 febbraio 2020 e scarcerato dopo ventidue mesi di detenzione preventiva. Le accuse contro di lui erano legate a un articolo del 2019, in cui denunciava le discriminazioni ai danni dei cristiani copti, ricorda il sito indipendente Mada Masr.
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Questo articolo è uscito sul numero 1521 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati