“Tutto ciò che fai è emozionante, drammatico. Ha una storia. Niente è normale”, dice un personaggio. E così facendo riassume perfettamente i punti di forza e di debolezza del romanzo di William Boyd. Le parole sono rivolte a Cashel Greville Ross (1799-1882). Cashel non è mai esistito, anche se nella prefazione di Boyd si legge che il romanzo è ispirato alla sua autobiografia incompiuta. Chi è Cashel Greville Ross? Neanche lui ne è troppo sicuro. Le donne sono l’unica costante della sua storia. Ma ce n’è solo una che gli fa battere il cuore. È Raphaella Rezzo: una donna sposata che lo trasformerà nel “più grande sciocco romantico del mondo”. C’è abbastanza carne al fuoco per una saga, ma siamo solo all’inizio. Ed è questo il problema principale di Il romantico: troppa materia. Il libro non è mai noioso, ma neanche profondo. Eppure ha un’energia irresistibile.
John Self, Financial Times
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1526 di Internazionale, a pagina 79. Compra questo numero | Abbonati