◆ Quest’immagine obliqua, scattata da una telecamera esterna ad alta definizione
(ehdc) a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss), mostra un tratto di costa del Cile settentrionale e una parte della Bolivia.
Si riconosce la catena montuosa delle Ande, che separa il Cile dalla Bolivia (la sua cima più alta è l’Aconcagua, 6.962 metri, che però non si vede nell’immagine). Alle Ande si deve la presenza di un’ombra pluviometrica, cioè una zona a scarse precipitazioni, sul versante occidentale cileno, in corrispondenza del deserto di Atacama. Si tratta di un fenomeno meteorologico che si manifesta sul versante delle montagne opposto ai venti prevalenti. Il deserto di Atacama è infatti uno dei luoghi più aridi della Terra: in alcune zone non sono mai state registrate piogge. La situazione è ben diversa sul versante orientale (in lontananza, nella parte superiore dell’immagine, si scorge la foresta amazzonica).
Le condizioni climatiche della regione hanno favorito la formazione di grandi distese salate, tra cui il Salar de Uyuni e il Salar de Coipasa, in Bolivia. Con una superficie di 9.600 chilometri quadrati, il Salar de Uyuni è la più grande distesa salata del mondo. Queste aree contengono alte concentrazioni di minerali – tra cui litio, potassio e magnesio – indispensabili all’industria farmaceutica, a quella elettronica e a quella delle energie rinnovabili.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1527 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati