Quest’estate la Mongolia è stata colpita da piogge torrenziali e inondazioni improvvise che hanno ucciso almeno quattro persone, distrutto migliaia di case e lasciato decine di migliaia di cittadini senza un tetto. Le alluvioni hanno reso evidente la forte necessità di una pianificazione urbana migliore per Ulanbator, la capitale. I cittadini denunciano anche la cattiva gestione dei fondi destinati alla riparazione di strade, ponti e zone alluvionate. Mentre nella capitale la densità della popolazione continua a crescere – ci vive un terzo degli abitanti del paese – le vecchie infrastrutture non sono in grado di reggere l’uso quotidiano, figurarsi fenomeni straordinari come le alluvioni, scrive The Diplomat. La situazione è particolarmente critica nelle zone più povere e nei quartieri di ger, le tende tradizionali mongole, dove mancano la pavimentazione, l’illuminazione e le fognature. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1527 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati