◆ Il lago di Aculeo, in secca da cinque anni, si è parzialmente riempito di nuovo. L’acqua ha cominciato a raccogliersi nel bacino asciutto alla fine di agosto, dopo che una forte perturbazione invernale ha portato fino a 370 millimetri di pioggia nel Cile centrale. Quando il satellite Landsat 9 ha scattato la foto in basso, le acque avevano coperto una superficie di circa cinque chilometri quadrati, metà di quella che occupavano storicamente, ed erano profonde circa un metro.
Fino al 2010 il lago, che si trova a pochi chilometri dalla periferia di Santiago, era una destinazione turistica molto frequentata dagli abitanti della capitale cilena, ma negli ultimi anni il suo livello aveva cominciato a calare rapidamente, finché nel 2018 il bacino si è prosciugato del tutto. In parte il fenomeno è stato provocato dalla siccità senza precedenti che ha colpito il Cile, durante la quale le precipitazioni sono calate di più di un terzo. Ma secondo gli studi il fattore più importante è stato l’aumento del prelievo idrico dagli affluenti del lago per l’agricoltura, per l’uso domestico e per le piscine, legato allo sviluppo della vicina città di Paine.
Le precipitazioni invernali hanno permesso la ripresa della vegetazione sulle sponde del lago e alleviato le difficoltà degli agricoltori, ma il livello dell’acqua non è ancora sufficiente per la balneazione e la navigazione. Inoltre secondo i ricercatori non è chiaro se il riempimento continuerà o se il lago è destinato a prosciugarsi di nuovo nel giro di pochi mesi. Per garantire la sua stabilità a lungo termine sarebbe necessario ridurre il consumo di acqua e ripristinare gli ecosistemi del suo bacino idrografico.
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Questo articolo è uscito sul numero 1531 di Internazionale, a pagina 113. Compra questo numero | Abbonati