Dopo il primo turno delle elezioni presidenziali che si è svolto in Liberia il 10 ottobre, il presidente uscente George Weah e il suo principale avversario Joseph Boakai, che dal 2006 al 2018 è stato il vice della presidente Ellen Johnson Sirleaf, non hanno ottenuto un numero sufficiente di voti per evitare il ballottaggio. I due candidati si erano affrontati al secondo turno anche alle elezioni del 2017, ricorda il quotidiano nigeriano Premium Times. Weah, ex calciatore, concorre per il secondo e ultimo mandato, ed è in leggero vantaggio. Secondo i dati pubblicati dalla commissione elettorale Weah ha ottenuto il 43,8 per cento delle preferenze contro il 43,5 di Boakai. Quelle del 10 ottobre sono state le prime presidenziali organizzate in Liberia dopo la fine, nel 2018, della missione di pace delle Nazioni Unite, creata dopo le guerre civili che tra il 1989 e il 2003 avevano causato la morte di più di 250mila liberiani. Alla vigilia del voto la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Cédéao/Ecowas) aveva avvertito le formazioni politiche di evitare annunci prematuri di vittoria e di aspettare i risultati definitivi. Lo scrutinio si è svolto in maniera pacifica. I sei anni di presidenza di Weah sono stati offuscati dalle accuse di corruzione e dalla crisi economica.
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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati