L’Unione democratica di centro (Udc, destra) ha vinto le elezioni legislative del 22 ottobre per il rinnovo del consiglio nazionale, il parlamento svizzero. L’Udc ha ottenuto il 29 per cento dei voti: rispetto al voto del 2019 si tratta del 3,4 per cento in più e di una crescita di nove seggi. La piattaforma elettorale antimmigrazione dell’Udc includeva l’impegno a mantenere la popolazione del paese, che oggi conta 8,7 milioni di abitanti, al di sotto dei dieci milioni. “Abbiamo problemi con l’immigrazione, con i clandestini e con l’approvvigionamento energetico”, ha dichiarato il leader dell’Udc Marco Chiesa alla Tribune de Genève. La campagna in favore della sanità pubblica ha invece favorito il Partito socialdemocratico, che si conferma secondo partito del paese, conquistando 41 seggi. I Verdi invece hanno subìto gravi perdite, non riuscendo a consolidare il successo del 2019. Comunque, come scrive il quotidiano di Ginevra, “in molti paesi questi risultati porterebbero a un cambiamento di rotta. Non in Svizzera. Gli equilibri principali su cui si basa il nostro sistema politico cambiano poco”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1535 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati