Il 12 novembre Sergio Massa, del partito peronista al governo e attuale ministro dell’economia, si è confrontato con il candidato di estrema destra Javier Milei nell’ultimo dibattito prima del secondo turno delle elezioni presidenziali argentine, il 19 novembre. Secondo molti analisti si tratta del voto più importante dalla fine della dittatura nel 1983. Massa ha dominato la discussione, soprattutto nella prima parte, evitando di parlare dell’inflazione e della crisi economica, mettendo Milei alle strette con una serie di domande a cui doveva rispondere sì o no e alludendo alla sua instabilità emotiva, sottolinea elDiarioAr. Da parte sua Milei, scrive El País, “è stato sulla difensiva ma non ha perso le staffe. E ha definito Massa un bugiardo che fa parte della casta responsabile di aver impoverito l’Argentina”. Secondo il giornalista Martín Caparrós, se Milei sarà eletto presidente, per il paese il disastro sarà completo e terribile. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1538 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati