A due mesi dal terremoto in Marocco, che ha ucciso quasi tremila persone e distrutto interi villaggi sui monti dell’Atlante, le donne delle comunità berbere stanno facendo particolarmente fatica a riprendere la loro vita, scrive The New Humanitarian. Molte hanno perso i laboratori in cui producevano tappeti e oggetti di artigianato. A fine settembre il governo aveva promesso aiuti economici alle famiglie colpite dal sisma, ma i soldi non sono sufficienti. Per questo a ottobre sono scoppiate delle proteste contro le autorità.
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Questo articolo è uscito sul numero 1538 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati