Nel 2018 l’attivista svedese Greta Thunberg, che all’epoca aveva quindici anni, incoraggiava gli studenti di tutto il mondo a scendere in strada per chiedere ai governi d’intervenire con urgenza contro la crisi climatica, prima che diventasse irreversibile. Da quelle manifestazioni è nato Fridays for future, il primo di una serie di movimenti che in vari paesi, dalla Francia all’Australia, dall’Italia al Canada, portano avanti una protesta nonviolenta. Le loro iniziative, spesso spettacolari (gettano vernice sulle opere d’arte, bloccano le autostrade, occupano le miniere) hanno attirato l’attenzione di Michele Borzoni e Rocco Rorandelli del collettivo fotografico TerraProject, che nel 2021 hanno cominciato il progetto Environmental spring. Da due anni seguono gli attivisti in giro per l’Europa. “Le persone che fanno parte di Extinction rebellion, Code rood e Ultima generazione sono soprattutto giovani, ben informati dal punto di vista scientifico”, dicono i fotografi.

Nelle immagini si vedono azioni collettive, manifestazioni, scontri con la polizia, ma anche momenti di pausa e alcuni ritratti posati. “Non è stato facile. A volte ci sono volute settimane per essere accettati. Abbiamo cercato di mostrare la diversità di questi gruppi, ma anche l’unità delle loro battaglie”. ◆

Una manifestazione per bloccare l’estrazione di carbone a Garzweiler, vicino a Keyenberg, in Germania. Garzweiler è una miniera a ­cielo aperto di 48 chilometri quadrati, di proprietà della compagnia elettrica Rwe. Dagli anni settanta, per espandere la miniera sono stati demoliti venti centri abitati.
Scontri tra manifestanti e agenti di polizia arrivati da tutta la Germania per impedire agli attivisti di rientrare nel loro accampamento a Lützerath, che era stato sgomberato.
Ravi, un attivista del movimento olandese Code r­ood si prepara per una manifestazione in un grattacielo in costruzione a Bruxelles, in ­Belgio.
Un attivista ­dopo un’azione contro l’Ovm, la più grande azienda petrolifera austriaca, a Vienna.
L’ingresso dell’ufficio di Firenze del ministero dell’economia e delle finanze imbrattato con vernice delebile dagli attivisti di Ultima generazione, che denunciavano i finanziamenti pubblici concessi alle multinazionali ­dell’energia fossile.
La facoltà di lettere dell’università di Lisbona, in Portogallo, occupata da un gruppo di studenti per chiedere al governo di porre fine all’uso dei combustibili fossili entro il 2030 e di fornire elettricità rinnovabile e accessibile a tutte le famiglie entro il 2025.
Attivisti di Code rood durante una simulazione di uno scontro con la polizia in un edificio a Bruxelles, in Belgio.
Attivisti di System change not climate change viaggiano su un treno prima di un’azione per occupare la sede dell’azienda Omv, alla periferia di Vienna.
Francisca, 16 anni, studente del liceo António Arroio di Lisbona, in Portogallo, durante un’occupazione della scuola per la campagna End fossil.
Il fumogeno di un attivista di Code rood prima dell’occupazione della centrale di Flémalle.
Attivisti di Code rood durante l’occupazione della centrale di Flémalle.

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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 72. Compra questo numero | Abbonati