La vittoria del partito del presidente Aleksandar Vučić alle elezioni legislative anticipate del 17 dicembre 2023 in Serbia ha innescato una serie di proteste culminate in un grande corteo il 30 dicembre a Belgrado. Le opposizioni accusano Vučić e il suo Partito progressista serbo (Sns, populista e nazionalista) di aver manipolato il processo elettorale e di aver “rubato la vittoria”. Alla corte costituzionale chiedono quindi l’annullamento del voto e nuove elezioni. Nel frattempo, racconta Deutsche Welle, il 1 gennaio il voto è stato ripetuto in più di trenta seggi dove c’erano state irregolarità e brogli. Anche in questo caso la vittoria è andata all’Sns. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1544 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati