Stalin, caviale
e nazionalismo

◆ Il reportage di Marzio G. Mian alla scoperta della Russia profonda (Internazionale 1544) illumina un mondo taciuto ma tanto interessante e comprensibile. Grazie per questo lavoro.
Bettina Gunther

◆ Ho divorato l’articolo di Marzio Mian sulla Russia.
Flavio

Pochi corsi di studi femministi nelle università italiane

◆ Sono al primo anno di un dottorato in America. Ho trent’anni, e quando è arrivata la lettera di ammissione al programma avevo rinunciato all’idea di continuare gli studi in ambito accademico. Troppi no, troppi ultimi posti nelle graduatorie per la mia ricerca femminista, troppi “non ti possiamo ammettere se prima non pubblichi qualcosa”: l’eterno dilemma italiano su come ottenere un’esperienza che si richiede solo a chi non ha le giuste raccomandazioni e non è uomo. La citazione di Carla Lonzi fatta da Annalisa Camilli nel suo articolo (internazionale.it) è tristemente vera: io, nata donna e queer, ho vissuto i miei anni di università sentendomi fuori corso (e fuor d’acqua) dal primo giorno. Le lunghe lezioni frontali presentavano un canone maschile spiegato secondo i canoni patriarcali. Alla magistrale poco meglio, fino al corso illuminante di semiotica del gender e l’avventura del transfemminismo cominciata in parallelo. In dieci anni di lavoro artistico, attivismo e tempo speso all’università pochi riconoscimenti e tanto lavoro non retribuito. Fino alla lettera di ammissione e alla partenza. L’università, per una donna e per una persona queer può essere meravigliosa. Dove sono ora le mie insegnanti mi spronano a scrivere, a scoprire, a dialogare durante i corsi, anche in modo acceso, senza dover misurare le parole per paura di sembrare sovversivə (anzi!). Dove sono ora, la mia vulnerabilità e la mia sensibilità sono valori da proteggere, non uno scomodo segreto. Nessuno mi ha chiesto di riscrivere la ricerca in cinema eliminando l’approccio femminista (come se fosse possibile). Quel che mi intristisce è che non ho potuto portare nessuno con me. Sono partitə solə, col rimpianto di non aver cambiato il mio paese. Non so se riuscirò a tornare, non so se in Italia noi “altre” saremo mai ascoltatə. Ma un articolo come questo mi sprona a continuare a tentare. Grazie!
Claudia

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1544 a pagina 74 il documentario Un ritratto in movimento è disponibile su RaiPlay.

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Questo articolo è uscito sul numero 1545 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati