Mook Miran, l’indomita protagonista di questa avvincente storia ambientata sullo sfondo di una turbolenta Corea, afferma di aver vissuto l’occupazione giapponese, il conflitto coreano e la seconda guerra mondiale. Partendo dagli abusi subìti da bambina, la quasi centenaria Mook racconta la sua incredibile esperienza di sopravvissuta a uno scrittore di necrologi, in una residenza per anziani in Corea del Sud. Questo romanzo brillante e originale racconta la storia di una donna che, tra le altre cose, fu costretta alla schiavitù sessuale e che fece tutto il possibile, compreso un omicidio, per salvarsi la vita. Mook è stata una terrorista, una schiava, una spia e un’esperta dell’evasione, ma era anche un’amante e una madre. Mirinae Lee ci regala un personaggio autentico, tormentato da una vita di orrore.
Carol Memmott, The Washington Post
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Questo articolo è uscito sul numero 1546 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati