Nel 2020 una ricerca italiana aveva riscontrato tracce di microplastiche nella placenta di quattro donne che avevano avuto gravidanze e parti senza complicanze. Ora i ricercatori dell’università del New Mexico hanno rilevato dai 6,5 ai 790 microgrammi di microplastiche per grammo di tessuto in 62 campioni di placenta. Per il 54 per cento si tratta di polimeri di polietilene, e per un altro 20 per cento di pvc e nylon. Non è chiaro quali fattori contribuiscono a concentrazioni così diverse, spiegano gli autori della ricerca su Toxicological Sciences. Inoltre non si sa se questi livelli influiscono sullo sviluppo della placenta o del feto, o se abbiano altre conseguenze sulla salute. In ogni caso la presenza di microplastiche nella placenta è preoccupante, dato che questo tessuto ha una vita di appena otto mesi.
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Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati