Nel 1984 in un sito archeologico nel sud della Francia furono scoperti gli scheletri di tre donne. Ora uno studio pubblicato su Science Advances afferma che i resti risalgono al 4000- 3500 aC circa, e che due delle donne probabilmente furono uccise con una pratica simile all’incaprettamento usato dalla mafia italiana. Questo metodo consiste nel legare la vittima in posizione prona con una corda avvolta intorno al collo e stretta intorno a polsi e caviglie, che rende inevitabile l’autostrangolamento. Gli antropologi hanno individuato altri venti casi simili in 14 siti dall’Europa orientale fino alla Catalogna, tutti risalenti al periodo tra il 5400 e il 4800 aC. Secondo gli autori potrebbe trattarsi di un rituale sacrificale legato alla fertilità, che si diffuse tra le popolazioni europee insieme all’agricoltura per poi sparire intorno al 3500 aC in corrispondenza della svolta culturale segnata dalla comparsa delle strutture megalitiche.

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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati