Dopo mesi di polemiche e dibattiti, il parlamento britannico ha approvato la legge sul trasferimento forzato dei richiedenti asilo in Ruanda. Come ha spiegato il primo ministro Rishi Sunak, che ha fortemente voluto il provvedimento, i primi voli per il paese africano partiranno entro metà luglio. La norma, commenta il New Statesman, è diventata “un simbolo della leadership di Sunak”, ma “il risultato finale è un compromesso che non soddisfa nessuno: né l’ala moderata dei conservatori, che si è rassegnata a sostenere una misura in cui non crede, né le fazioni di destra, convinte che la versione approvata sia troppo annacquata rispetto al progetto iniziale”. Il risultato è una “vittoria di facciata, che non consolida in nessun modo la credibilità del primo ministro” in vista delle elezioni del 2024.
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Questo articolo è uscito sul numero 1561 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati