La narratrice del nuovo romanzo di Catherine Lacey è una giornalista di nome C.M. Lucca che negli anni ottanta lavorava in un giornale di New York che ricorda molto il Village Voice. C.M. ha un tono distaccato e un’intelligenza solitaria: lei stessa è uno spirito solitario. Quando era giovane si era sposata con uno scultore chiamato Henry. “Non t’innamorare mai di un artista”, pare abbia detto Patricia High-smith. “Quando si mettono a lavorare faranno finta di non conoscerti e ti sbatteranno fuori”. Henry non ha mai sbattuto fuori C.M., ma quando lei lo lascia per sposare X – una performance artist dai versatili talenti – i dolori e le umiliazioni si susseguono. Biografia di X reimmagina il secolo americano seguendo la nostra eterna fascinazione per la scena artistica newyorchese tra gli anni settanta e il 1995. È un libro non facile da descrivere. Sicuramente è un romanzo che parla di biografie in conflitto tra loro. X non voleva che dopo la sua morte qualcuno scrivesse la storia della sua vita ma era inevitabile che qualcuno lo facesse. Questo è un romanzo importante e molto audace. Un romanzo sull’affrontare e accettare cose che non avresti voluto mai sapere.
Dwight Garner, The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1563 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati