La difficoltà cronica dell’Italia a spendere i soldi stanziati dell’Unione europea è nota. A questo si aggiunge il rischio che qualcuno si appropri di questi fondi illecitamente.
Ad aprile 22 persone sono state arrestate con l’accusa di aver costruito una rete di società fittizie per accedere ai finanziamenti europei decisi da Bruxelles per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). A partire da queste operazioni, il País esamina l’incapacità di spendere i soldi e il problema delle frodi finanziarie: “L’Italia è stata per anni un terreno fertile per le organizzazioni criminali che volevano approfittare dei fondi statali ed europei. Da decenni, infatti, il paese è spesso costretto a rinunciare a grandi progetti infrastrutturali (Roma ha ritirato la sua candidatura alle Olimpiadi del 2016) poiché non è in grado di garantire che le risorse stanziate non finiscano nelle mani delle mafie e di altre organizzazioni criminali”. Il quotidiano spagnolo ricorda che l’Italia, con i 191,5 miliardi del Pnrr, è il maggior beneficiario di fondi europei. Per la gioia del governo ha ricevuto già 102 miliardi di euro tra prestiti e sovvenzioni, ma questo preoccupa i magistrati europei e la procura nazionale antimafia: “La procura europea (Eppo) ha pubblicato un documento in cui precisa di aver aperto, al 31 dicembre 2023, 206 indagini su possibili frodi con i fondi del Pnrr, di cui 179 interessano direttamente l’Italia. I magistrati europei e alcune amministrazioni regionali italiane attribuiscono questa necessità di fare tanti controlli alla rapidità e alle procedure usate per spendere i fondi. Ma anche a un sistema fragile e minato da anni dalla corruzione. L’Italia ha uno dei più alti livelli di evasione fiscale nell’Unione europea e anche il record di fondi aggiudicati in modo illecito. Metà dei 12 miliardi di euro sotto indagine o di cui si è accertata la gestione fraudolenta è stata data ad aziende italiane. E su un totale di 1.927 indagini aperte, 618 riguardano imprese o progetti in Italia”, scrive il País.
L’Italia, con uno dei più alti livelli di evasione fiscale nell’Unione Europea, ha il record di fondi europei aggiudicati in modo illecito
Leader nelle truffe
“Le autorità italiane”, scrive La Vanguardia, “dopo quanto è successo ad aprile puntano a dimostrare la massima severità contro le frodi. Temono che casi simili diano nuova forza ai paesi più scettici, come i Paesi Bassi, sulla necessità di dare tutti questi soldi in un sistema di solidarietà comune”.
Anche il sito della radio francese Europe1 si occupa dei 22 arrestati e dei finanziamenti dall’Europa: “Una volta ricevuti i fondi, venivano trasferiti su conti bancari in Austria , Romania e Slovacchia. Ma la maggior parte del denaro è rimasta in Italia per acquistare ville, auto di lusso, gioielli e criptovalute come Bitcoin. Beni per un valore di circa 600 milioni di euro sono già stati sequestrati dalla polizia italiana. All’Italia va un quarto di tutti i fondi versati da Bruxelles per aiutare i paesi a riprendersi dopo la pandemia, ma è anche la leader europea delle truffe sui fondi, con circa 7 miliardi e mezzo di euro sottratti all’Unione europea solo nel 2023”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1563 di Internazionale, a pagina 35. Compra questo numero | Abbonati