◆ Il metano e il protossido di azoto sono i due gas maggiormente responsabili del cambiamento climatico dopo l’anidride carbonica. La loro concentrazione nell’atmosfera sta salendo rapidamente: le emissioni di protossido d’azoto sono aumentate del 40 per cento tra il 1980 e il 2020. Oltre che dalla produzione e dall’uso dei combustibili fossili, questi gas sono emessi dall’interazione tra i microrganismi e l’ambiente, scrivono Lisa Stein e Mary Lidstrom su Science. Tra le principali fonti ci sono il suolo, le zone umide, il permafrost che si scioglie, le discariche, le acque reflue, le risaie e gli allevamenti di bovini. Ridurre queste emissioni è importante, anche perché il protossido di azoto e il metano sono gas serra più potenti dell’anidride carbonica nel breve periodo. I potenziali benefici ambientali sono molti. Le discariche e le risaie, per esempio, producono insieme tra 100 e 150 milioni di tonnellate l’anno di metano. Spesso si cerca di limitare le emissioni di uno dei due gas, senza tenere conto che in molti casi sono legate tra loro. I tentativi di ridurre le emissioni di protossido di azoto, per esempio, potrebbero comportare una maggiore produzione di metano. Le relazioni tra le emissioni dei due gas sono molto complesse e dipendono anche dal sistema considerato e dai microrganismi coinvolti. Secondo le ricercatrici è semplicistico cercare di ridurre solo uno dei due gas, senza considerare l’altro, e bisognerebbe invece monitorare la produzione di entrambi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1567 di Internazionale, a pagina 128. Compra questo numero | Abbonati