“Molti africani sono seccati dalla notizia che nel 2023 hanno speso più di 56 milioni di euro (61 milioni di dollari) per presentare delle domande di visto d’ingresso nell’Unione europea che alla fine sono state respinte”, scrive l’opinionista Charles Onyango-Obbo su The East African. “L’anno scorso gli africani hanno presentato il 24 per cento del totale delle domande per l’area Schengen, e il 43,1 per cento di queste è stato rifiutato. Gli Stati Uniti ne respingono ancora di più, ma guadagnano meno: l’anno scorso hanno incassato 23 milioni di dollari dalle domande respinte ai richiedenti africani”. Dall’11 giugno il costo di un visto per l’area Schengen per soggiorni di breve durata è aumentato a 90 euro, ricorda il sito Semafor, cosa che contribuirà ad approfondire le disuguaglianze tra i viaggiatori dei paesi poveri e quelli dei paesi ricchi. Tra i dieci paesi che registrano le percentuali più alte di visti negati per l’Europa, sette sono africani: Algeria (in testa con 392mila domande rifiutate), Guinea-Bissau, Nigeria, Ghana, Senegal, Guinea e Mali.

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Questo articolo è uscito sul numero 1568 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati