La storia dello spionaggio si intreccia con la formazione degli stati moderni. Se si intensifica nei periodi di conflitto, in quelli di pace si muove nell’ombra. Nel novecento sono nate agenzie per spiare non solo gli stranieri, ma anche i propri concittadini. Poi ci sono le spie che agiscono in favore della gente comune e fanno trapelare milioni di documenti alla stampa. Il numero di giugno della Revista de la Universidad de México è interamente dedicato allo spionaggio con un approfondimento del caso messicano. Il Messico è il paese con il maggior numero di telefoni cellulari hackerati dal software Pegasus, creato dall’azienda israeliana Nso Group. Finora l’unica vittima di Pegasus che ha portato i responsabili in giudizio è la giornalista Carmen Aristegui, che in un’intervista racconta: “Il processo è durato settimane. Anche se non ha dimostrato che la persona arrestata avesse sorvegliato specificamente me, il giudice ha riconosciuto che ero stata spiata e che era successo per il mio lavoro di giornalista e per le inchieste che stavo scrivendo”. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1568 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati