Il 28 giugno si svolgono le elezioni presidenziali per scegliere il successore di Ebrahim Raisi, morto in un incidente di elicottero il 19 maggio. Gli elettori possono scegliere tra sei candidati (su ottanta che si erano presentati), selezionati dal consiglio dei guardiani, un organo non eletto dominato dai conservatori. Il giornale riformista **Hammihan ** si augura che, chiunque sarà, “il vincitore restituirà agli iraniani alcune delle libertà che gli sono state sottratte”. **◆ ** Il 22 giugno la corte suprema iraniana ha annullato la condanna a morte del rapper Toomaj Salehi ( nella foto ), in carcere da un anno e mezzo. Ad aprile Salehi era stato riconosciuto colpevole di “corruzione sulla terra” per il suo sostegno alle proteste contro il governo scoppiate nel settembre 2022. La corte ha ordinato un nuovo processo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1569 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati