Unione europea
I sei leader che hanno negoziato gli incarichi più rilevanti dell’Unione europea da assegnare dopo il voto del 9 giugno hanno trovato un accordo. Innanzitutto un secondo mandato alla presidenza della Commissione per Ursula von der Leyen, scrive il quotidiano olandese de Volkskrant. L’ex premier portoghese António Costa e la premier estone Kaja Kallas dovrebbero diventare rispettivamente presidente del Consiglio europeo e Alta rappresentante per la politica estera. I sei negoziatori erano il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e il primo ministro polacco Donald Tusk per il Partito popolare europeo, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e il cancelliere tedesco Olaf Scholz per i socialisti, e il presidente francese Emmanuel Macron con il primo ministro olandese Mark Rutte per i liberali. Le nomine dovranno essere approvate nel prossimo Consiglio europeo. Secondo il sito d’informazione Politico, anche se Giorgia Meloni non ha partecipato alla discussione – condizione posta dal gruppo liberale e da quello di centrosinistra – è probabile che l’Italia ottenga un incarico di alto livello nella prossima Commissione europea. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1569 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati