Incastonata tra due potenze autoritarie come Russia e Cina, la Mongolia tiene regolarmente le elezioni dal 1990, scrive The Diplomat. Il 28 giugno il Partito del popolo mongolo, che ha governato negli ultimi quattro anni, si è aggiudicato per un soffio la maggioranza in parlamento, mentre il Partito democratico, all’opposizione, ha aumentato molto i suoi seggi. Al centro del dibattito, il malcontento per la corruzione e le disugualglianze.

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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati