Il dj e producer indonesiano Harry Septiandry, noto con lo pseudonimo di Munir and Midnight Runners, aveva solo sette anni quando suo zio gli regalò una copia di We got the funk dei Positive Force, accendendo in lui il desiderio di diventare un collezionista di dischi. Da allora la sua missione è stata portare alla luce gli album dell’era più oscura della musica popolare indonesiana. “Ho viaggiato per il paese collezionando musica fin dalle scuole medie”, dice Septiandry, “e sono diventato bravo a scovare rarità, a comprendere i suoni distinti della disco, del boogie e del synth­pop che evocano quell’epoca”. Con “quell’epoca” intende gli anni di punta della musica indonesiana dopo l’indipendenza del paese, quando il presidente Suharto salì al potere nel 1967 e aprì il paese all’influenza della cultura pop occidentale. Gli artisti furono in grado di sperimentare e l’Indonesia fu esposta a una gamma di generi e strumenti elettronici importati dal Giappone. Ma i vinili erano difficili da trovare. “I dj suonavano raramente brani di disco music indonesiana”, afferma Munir. “Un fatto che mi ha reso più determinato a scovare le gemme della mia terra”. È con questo spirito che ha assemblato la compilation Tanamur City – Indonesian AOR, city pop, and boogie – 1979 to 1991. L’influenza degli strumenti e della musica giapponese dell’epoca è evidente”, conclude il curatore, “però con una spolverata di sapore di Jakarta”.
Farah Azizan,
Bandcamp Daily

Munir (Aldiansyah Waluyo)

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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati