Lo strapotere
di Taylor Swift

◆ Ho letto l’articolo su Taylor Swift (Internazionale 1568) e mi aspettavo un’analisi di un fenomeno che per me è incomprensibile. Anche io penso come Neil Tennant che sia una cantante media, che le sue canzoni non lasceranno il segno nella storia della musica e che non abbia un’immagine che buca lo schermo, quindi ero molto interessata all’analisi sociologica e di costume di questo inspiegabile successo planetario. Invece l’articolo racconta la storia dei suoi dischi, degli spettacoli, di come le swiftie attacchino tutti quelli che osano criticare il loro idolo, dei genitori che portano le figlie ai concerti di Swift, ma nessuna analisi. Mi aspettavo molto di più dall’articolo di copertina, sono rimasta delusa.
Cristiana Toria

Sulle tracce di Garibaldi

◆ L’articolo di Tim Parks rappresenta quello che i nostri occhi e orecchie di italiani non vedono e non sentono più (Internazionale 1569). Succede quando un giornalista straniero fotografa ciò che noi vediamo tutti i giorni. Cercare un cammino nuovo lasciando i sentieri già battuti non è da tutti. È il racconto dell’altra Italia che ormai non visitiamo più, dei piccoli musei che resistono come le persone che li curano o che curano i borghi, le città, le locande, le tradizioni, lontano dall’overtourism e dalle code per visitare i musei, per mangiare male o ascoltare brutta musica. Grazie, andrò a Empoli a visitare la Collegiata.
Daniele Pedrieri

Carte geografiche

◆ Non mi è sfuggito, e anzi ho apprezzato con commozione, che nelle vostre cartine geografiche sempre utili e ben fatte la Palestina esiste (Internazionale 1567). Non è tratteggiata, non è più piccola, non è sminuita, nemmeno dal font. La Palestina esiste e la resistenza passa anche dalle carte geografiche.
Laria Figurato

Un incendio rivelatore

◆ Ho letto la notizia dei 23 operai, quasi tutti stranieri, morti in una fabbrica di batterie al litio in Corea del Sud (Internazionale 1569). Le considerazioni sono le stesse che si possono fare in Italia e in altri paesi capitalisti: dure condizioni di lavoro, sfruttamento, mancanza di sicurezza. Gli immigrati coprono il fabbisogno di schiavi.
Patrizia Biasini

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1568, a pagina 57, il nome di via del Plebiscito a Roma si riferisce al plebiscito del 1870 e non a quello del 1946. Su Internazionale 1567, a pagina 100, nel 1812 gli Stati Uniti non erano una colonia britannica.

Errori da segnalare?
correzioni@internazionale.it

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati