“Il 30 giugno il governo del presidente Miguel Díaz-Canel ha annunciato che raddoppierà i controlli sui prezzi e continuerà a combattere l’evasione fiscale per far fronte alla crisi economica più grave a Cuba dai tempi della rivoluzione guidata da Fidel Castro nel 1959”, scrive la Reuters. La situazione è peggiorata “dopo la pandemia anche a causa dell’inasprimento delle sanzioni statunitensi”. Nel paese mancano generi alimentari e prodotti di prima necessità. A dicembre il governo aveva aumentato il costo del combustibile e dell’elettricità.
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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati