◆ Circa cinquantamila anni fa un meteorite ferroso con un diametro compreso fra i trenta e i cinquanta metri cadde sul Nordamerica, nell’attuale Arizona, creando un cratere largo più di 1.200 metri e profondo 180 in quella che in precedenza era una piatta distesa rocciosa.

Durante l’impatto milioni di tonnellate di pietra calcarea e arenaria furono proiettate in ogni direzione fino a una distanza di più di un chilometro, coprendo il terreno di detriti. Blocchi di roccia delle dimensioni di una casa furono scagliati sull’orlo del cratere.

Una delle caratteristiche distintive del Meteor crater è la sua forma squadrata, probabilmente dovuta a imperfezioni nella roccia che l’hanno fatta ritirare in quattro direzioni sotto la pressione dell’urto.

L’ampia prospettiva dell’immagine mostra il cratere nel contesto dell’area circostante. L’impatto avvenne durante l’ultima glaciazione, quando la pianura era coperta da una foresta abitata da mammut e bradipi giganti.

Con il tempo il clima è cambiato e la foresta è stata sostituita dal deserto. L’aridità ha limitato l’erosione, contribuendo a conservare il cratere e facendone un ottimo posto dove studiare la formazione di queste strutture.–Nasa

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Questo articolo è uscito sul numero 1571 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati