Il 16 luglio la ministra dell’interno tedesca, Nancy Faeser, ha annunciato la messa al bando della rivista di estrema destra Compact e della casa di produzione cinematografica Conspect Film, appartenente allo stesso gruppo editoriale. Compact, che ha fatto da megafono alle posizioni del partito Alternative für Deutschland (Afd), svolge secondo Faeser un’attività contraria all’ordine costituzionale tedesco. Il fondatore e direttore della rivista, Jürgen Elsässer, in passato ha chiesto il “rovesciamento del regime”, nel 2015 ha invitato i militari a chiudere le frontiere, i centri di asilo e le moschee. In seguito ha condotto una campagna contro la “dittatura del coronavirus” e ha sostenuto l’invasione russa dell’Ucraina. All’alba del 16 luglio le forze di polizia hanno perquisito le sedi della casa editrice e l’abitazione di Elsässer, sotto gli occhi di giornalisti che evidentemente erano stati avvisati dell’operazione. Secondo Die Tageszeitung “la messa al bando di Compact è giusta. Ma le foto di Elsässer in accappatoio – il sedicente oppositore, perseguitato nella vita privata– rafforzano il mito della vittima coltivato dall’estrema destra”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1572 di Internazionale, a pagina 37. Compra questo numero | Abbonati