“Sono nato nel 1956 a Tainan, sull’isola di Taiwan, in un’epoca in cui per molti la vita non era facile e il paesaggio era per lo più rurale e pieno di stagni pescosi. L’esperienza di un’infanzia vissuta in povertà è diventata la fonte e l’energia della mia espressione creativa. All’avvicinarsi dei cinquant’anni il mio attaccamento ai ricordi di quando ero bambino è diventato sempre più forte. Molti anni fa visitavo spesso i mercatini delle pulci e facevo ricerche online per trovare oggetti capaci di riportarmi all’infanzia: foto, dischi, giocattoli, oggetti dell’artigianato popolare, utensili. Quello che era cominciato come un passatempo si è trasformato in aspetto essenziale del mio processo creativo”. Mescolando ricordi ed elementi reali, immagini ritrovate e altre completamente inventate, l’infanzia di Chen Chun-Lu diventa un universo di elementi nostalgici e kitsch.
Nella foto panoramica intitolata Indimenticabile memoria ha creato un collage composto da fotografie ricolorate – come si faceva negli studi fotografici negli anni sessanta – dai bordi ritagliati. Dopo aver studiato a Tokyo e aver aperto un laboratorio professionale e poi una galleria a Taipei, Chen Chun-Lu ha imparato a usare perfettamente pratiche fotografiche oggi abbandonate. Così per questa immagine ha messo insieme personaggi degli spettacoli dei music-hall dove suo padre lo portava da ragazzo, con le loro donne sorridenti e truccate, le pin-up in costume da bagno, i musicisti con la chitarra e il cappello a cui il fotografo ha aggiunto qualche cavallo con sopra un piccolo aereo (ci chiediamo se dentro ci sia lui) che sfiora una ciminiera su cui sventola la bandiera nazionale.
Non solo decorazioni
“Queste opere sono una manifestazione della mia nostalgia e un omaggio alla mia infanzia, quando la povertà conviveva con la meraviglia. Attraverso la serie Collecting childhood (Raccolta d’infanzia) spero di suscitare i ricordi e le emozioni degli spettatori, e al tempo stesso di spingerli a riflettere sugli aspetti essenziali della vita”.
Nelle sue composizioni digitali Chen Chun-Lu si diverte a creare cornici che diventano parte integrante dell’opera. Come in Ricordarsi delle persone che sono nelle foto, un grande quadro che riunisce ritratti in studio d’epoca ricolorati più o meno di recente e che forniscono uno sguardo sul passato mescolando i costumi tradizionali con l’appassionato di musica americana, l’uniforme militare con il motociclista, il marinaio con il mafioso o timidi bambini con borghesi eleganti. Sono tutti all’interno di una cornice blu piena di strisce bianche, fiori, velieri, templi, carpe dorate e altri animali.
L’idea non è solo decorativa: “Negli anni sessanta andare a farsi fotografare in studio era un evento importante. I ragazzi si vestivano in modo elegante, posavano davanti alla macchina fotografica e scrivevano sul retro delle stampe ‘In ricordo di me’ per regalarle poi alla loro famiglia o agli amici”.
Viaggi nel tempo
Con Chen Chun-Lu non bisogna mai limitarsi alla semplice dimensione esuberante e barocca. In Viaggio per la cerimonia dei diplomi per esempio, il fotografo in primo piano ritrae dei bambini a cavalcioni sul fusto del cannone di un carro armato, mentre altri nella parte inferiore dell’immagine aspettano il loro turno in compagnia dell’insegnante. Chen Chun-Lu compone un’allegoria del suo paese di un tempo: con i contadini al lavoro, i bufali, gli elefanti e altri animali, i ponti e le cascate, la moltitudine di templi, il tutto sovrastato dall’immensa statua di Budda sul monte Bagua a Changhua, avvolto nelle impalcature di bambù durante il suo restauro. Invece Il giardino di Esopo è una strana arca di Noè dove un toro si accoppia con una zebra vicino a un elefante, dei felini, una giraffa, un orango e un inquietante cavallo sospeso in aria – difficile capire se sia vivo o morto, se sia torturato o salvato dal pericolo. Mentre in Troupe di canto e di danza, che evoca di nuovo gli spettacoli visti dall’artista da giovane, è l’animatore, vestito di nero, a dominare una moltitudine di donne, seminude o in costume tradizionale. In quest’opera si ritrova una tematica ricorrente che mette in evidenza come “negli anni sessanta a Taiwan il dominio maschile sulle donne fosse ancora assoluto. Oggi sembra che Taiwan stia facendo progressi in campo politico e nell’uguaglianza di genere”. Nel 2016 alcune ragazze vestite alla moda, che giocavano con delle Cutie doll, sono entrate nell’ufficio della presidente della repubblica e lo hanno ridecorato. Per evocare la scena Chen Chun-Lu ha realizzato la cornice con dei dischi colorati: due uomini in uniforme cachi sono nella parte inferiore a sinistra e a destra dell’immagine e un ritratto in bianco e nero è collocato al centro in alto: “Il ritratto di Sun Yat-sen al centro rappresenta l’elemento politically correct”. Sun Yat-sen, ritenuto padre della nazione a Taiwan e precursore della rivoluzione nella Repubblica popolare cinese per il suo ruolo determinante nel rovesciamento della dinastia Qing nel 1911, è l’unico tra i dirigenti cinesi del novecento venerato sia dal Partito comunista della Cina continentale sia dal Kuomintang di Taiwan. Una figura che appare spesso nei collage di Chen Chun-Lu in quanto eroe nazionale della sua infanzia.
Più intima è Foto di famiglia e di addio, che riprende, su uno sfondo rosso tradizionale, tutti gli elementi della sua pratica fotografica: la cornice con le decorazioni simboliche, le lanterne festive e i bambini in costume tradizionale, gli elementi floreali che circondano gli sposi in una sorta di corona, i draghi, le farfalle e gli altri uccelli, tutti simboli di felicità, che sovrastano l’abbondanza delle offerte. “La foto di matrimonio dei miei genitori durante il periodo di occupazione giapponese è la prima che ho visto. A partire da quell’immagine ho ricreato una cerimonia di nozze speciale con i nipotini come paggetti e tanti regali per compensare i rimpianti di mia madre. Oggi, diversi anni dopo la morte dei miei genitori, tutti i miei familiari partecipano alla cerimonia e sono presenti per lasciare in eredità un ritratto che rimarrà per sempre”. I loro volti, nella parte inferiore dell’immagine, compongono una cornice di 28 piccoli ritratti. Reinventando un’infanzia mai esistita in questa forma, Chen Chun-Lu le rende omaggio guardando anche al futuro. ◆ adr
◆ Chen Chun-Lu ha pubblicato tre libri, attualmente fuori catalogo, Wind, Dark breathing e Genesis. Ha esposto a Taiwan e in Giappone, e nel 2023 al Phnom Penh Photo festival in Cambogia.
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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 66. Compra questo numero | Abbonati