La Productores de música de España (Promusicae), l’associazione che rappresenta i discografici spagnoli, ha rivelato che nel paese il mercato della musica registrata è cresciuto del 16,6 per cento nella prima metà del 2024. I dati positivi del primo semestre dell’anno sono attribuiti al mercato digitale, che ha registrato un aumento del 18,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. Il mercato fisico ha avuto lo stesso andamento del 2023 (+0,03 per cento), con un aumento del consumo di vinili (+11,9 per cento) e un netto calo dei cd (-15 per cento). Nel complesso il digitale rappresenta ormai l’89,7 per cento del settore discografico, con un valore di 224 milioni di euro. A sua volta lo streaming costituisce l’88,8 per cento di questa quota di mercato. “I ricavi dello streaming potrebbero aumentare notevolmente se la percentuale di accessi gratuiti diventasse, anche solo in parte, un abbonamento a pagamento”, suggerisce il rapporto della Promusicae. I download sono diminuiti del 13 per cento, fornendo solo 1,3 milioni di entrate al mercato digitale. “Lo streaming è ovviamente il modo principale di consumare musica registrata e la fonte di maggior sostegno economico per la discografia, ma il pubblico continua a richiedere prodotti fisici come il vinile, le cui vendite sono in costante crescita e sono le più apprezzate dai consumatori”, aggiunge Antonio Guisasola, presidente della Promusicae.
Ashley King, Digital Music News

Madrid, maggio 2024 (Jc Milhet, Afp/Getty)

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Questo articolo è uscito sul numero 1580 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati