Mentre i bombardamenti e gli scontri militari non si fermano, continua il dibattito sull’uso delle armi inviate all’Ucraina dai paesi occidentali. Kiev chiede di poter colpire obiettivi in territorio russo, in particolare le basi da dove partono gli attacchi contro il suo territorio. Per ora Londra e Washington hanno deciso di non assecondare le sue richieste, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che l’uso di missili occidentali a lungo raggio contro la Russia significherebbe un coinvolgimento diretto della Nato nella guerra. “Mosca sta mettendo in piedi una coalizione composta da paesi il cui obiettivo è la destabilizzazione violenta delle regole basilari della coesistenza internazionale”, scrive il francese La Croix. “La guerra si sta espandendo. L’occidente deve fare una nuova valutazione dei rischi e rivedere la sua politica a sostegno dell’Ucraina, compresa la definizione di quelle linee rosse finora considerate impossibili da superare”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1581 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati