“Nata dall’alleanza tra il partito di Emmanuel Macron, Renaissance, e Les Républicains (Lr, destra), la nuova squadra di governo incaricata di salvare il salvabile dal disastroso scioglimento dell’assemblea nazionale, il 9 giugno, è sia sovradimensionata sia squilibrata”, scrive Le Monde. “Pende molto a destra senza garantire alcuna stabilità all’esecutivo, che è in minoranza all’assemblea nazionale ed è accusato di aver tradito i risultati delle urne. Il messaggio politico è in contrasto con le speranze di cambiamento nate durante la campagna elettorale. Uscito sconfitto dal voto, il macronismo si sta giocando la sopravvivenza su un’alleanza con un altro perdente, Lr, in barba alla strategia di desistenza contro l’estrema destra che aveva spinto il Nuovo fronte popolare in testa al secondo turno”. Emblematica è la scelta di Bruno Retailleau come ministro dell’interno, il quale ha subito annunciato che aumenterà le espulsioni dei migranti e cambierà le regole sull’assistenza sanitaria per chi non ha il permesso di soggiorno. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1582 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati