◆ I ritardi nella lotta al cambiamento climatico stanno creando nuove minacce alla salute umana, avverte l’ultima edizione del rapporto Lancet Countdown. Lo studio si basa sui dati del 2023, un anno in cui la temperatura media di superficie del pianeta ha superato di 1,45 gradi il livello preindustriale, stabilendo un nuovo record. Le alte temperature, scrive The Lancet, provocano condizioni estreme che si rivelano letali per un numero sempre più alto di persone in tutto il mondo. Il rapporto è stato pubblicato in vista della conferenza delle Nazioni Unite sul clima (Cop29) che comincerà l’11 novembre a Baku, in Azerbaigian. Nel 2023 gli abitanti del pianeta hanno affrontato in media cinquanta giorni in più con temperature eccessive a causa del riscaldamento globale. Tra le fasce di popolazione più a rischio ci sono gli anziani. Si è visto per esempio che rispetto agli anni novanta è aumentata la mortalità legata al caldo tra chi ha più di 65 anni. Il caldo eccessivo influenza anche alcune patologie e la capacità di lavorare, soprattutto all’esterno. Si stima che nel 2023 siano state perse più di 500 miliardi di ore di lavoro a causa del caldo. Anche la produzione di cibo è ostacolata dal cambiamento climatico. Nel 2023 circa metà delle terre emerse è stata colpita dalla siccità e il 60 per cento da precipitazioni superiori alla norma, che hanno provocato alluvioni e favorito la diffusione di malattie infettive. Inoltre aumenta anche il numero di persone che devono affrontare l’insicurezza alimentare.
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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati