Lo scrittore algerino Kamel Daoud ha ricevuto il 4 novembre il premio Goncourt, il più prestigioso riconoscimento letterario francese, per il romanzo Houris (Gallimard, in uscita in Italia nel maggio 2025 per La nave di Teseo). Il libro è ambientato ai tempi della guerra civile algerina (1992-2002) e ha come protagonista e narratrice Aube, una giovane donna diventata muta dopo che un estremista islamico le ha tagliato la gola. La storia si svolge inizialmente a Orano, la città dove lo scrittore viveva durante la guerra civile e che ha lasciato per trasferirsi prima in Francia, in polemica con il suo paese, poi nel deserto algerino, dove Aube va alla ricerca del suo villaggio natale. Il titolo è un riferimento alle giovani che, secondo il Corano, attendono i beati in paradiso. Il romanzo di Daoud non può essere pubblicato in Algeria, dove una legge vieta di parlare della guerra degli anni novanta. In un contesto diplomatico già teso tra Francia e Algeria, la casa editrice Gallimard è stata pregata di non presentarsi al salone del libro di Algeri, in programma fino al 16 novembre. Telquel, Marocco

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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati