Il 21 novembre negli Stati Uniti la Northvolt, aziende svedese che produce batterie elettriche e fiore all’0cchiello della transizione energetica nell’Unione europea, ha chiesto di essere sottoposta alla procedura di amministrazione controllata prevista dalla legge sui fallimenti, scrive Bloomberg. Il giorno dopo Peter Carlsson, cofondatore e amministratore delegato dell’azienda, ha annunciato le dimissioni. La Northvolt ha accumulato debiti che non può saldare: ha liquidità per circa trenta milioni di dollari, ma deve restituire 5,8 miliardi. Tra le aziende che hanno presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti nel 2024, è una delle più indebitate.
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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati