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I fossili di minuscoli crostacei rivelano l’impatto dei cambiamenti climatici sull’ecosistema marino. Dai sedimenti raccolti nei fondali oceanici vicino alla Tasmania sono stati isolati i resti di 36 specie di ostracodi risalenti a 500mila anni fa. Il loro studio suggerisce che i cambiamenti nella produttività delle acque superficiali e le variazioni di temperatura in quelle profonde abbiano influenzato l’ecosistema su scale di decine di migliaia di anni. Il punto di svolta è stato l’evento mid-Brunhes, una transizione climatica avvenuta 430mila anni fa che ha avuto conseguenze significative sul clima globale. Prima di allora nei fondali dell’oceano Antartico l’ecosistema somigliava a quello dei mari vicini, probabilmente a causa dell’isolamento termico. Questi risultati suggeriscono che l’alterazione della circolazione delle acque profonde causata dal cambiamento climatico antropogenico può minacciare la biodiversità di un ecosistema unico come l’oceano Antartico. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1599 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati