Il continente fa ricchi
i mercanti d’armi

◆ Mi crea un estremo disagio sentir parlare di riarmo (Internazionale 1605). Mi ricorda l’ansia che avevo quando da bambino sentivo parlare di corsa agli armamenti, di bombe atomiche e guerra fredda. Sono cambiate le parole ma non è cambiata la sostanza. Preferivo il clima degli anni ottanta e novanta, quando ci si disarmava, si aprivano gli scambi commerciali e si pensava a guadagnare tutti invece che a fare le guerre.
Lettera firmata

La Gaza artificiale di Donald Trump

◆ Trovo l’articolo di Zadie Smith molto interessante, ricco di spunti e terribilmente superficiale (Internazionale 1605). Da quello che scrive, sembra quasi che nessuno di noi, lei compresa, abbia mai ignorato i poveri e i disperati
al di fuori dei grandi alberghi o dei resort nei paesi esotici dove andiamo in vacanza. O i senzatetto e le prostitute nelle nostre grandi e piccole città. Fanon aveva ragione. La relativa imparzialità di chi non può aspettarsi nulla di meglio. Soprattutto da noi.
R.S.

In Italia l’eroina non è mai scomparsa

◆ Ho particolarmente apprezzato l’articolo di Annalisa Camilli sull’eroina (internazionale.it), che tocca in maniera professionale, delicata e approfondita tantissimi punti sui disturbi di abuso di sostanze. La difficoltà di studiare le sostanze d’abuso nel nostro paese mi riguarda personalmente nella mia attività di ricercatrice in neuroscienze. E nell’articolo si cita anche questo aspetto, tra i tanti altri che hanno comprensibilmente più rilievo.
Claudia Sagheddu

Armarci per cosa?

◆ Ho letto l’articolo di Gerardo Tecé (internazionale.it). La lettera è molto bella e condivisibile, ma poi cosa ne farete? Spero che cercherete di farla arrivare in altri paesi ad altri lettori per poi farla arrivare alle alte sfere politiche e magari riuscire a fare una manifestazione in vari paesi europei in contemporanea.
Ilaria Spadini

Gli aiuti visti dal sud del mondo

◆ Il giornalista keniano Patrick Gathara centra in pieno e con poche parole tutto quello che c’è da dire sull’umanitarismo occidentale (Internazionale 1604). Se i paesi ricchi dovessero ripagare i danni causati dal loro modello di sviluppo ci vorrebbe ben altro che l’Usaid, una goccia di falsa e interessata pietà in un mare di egoismo capitalista.
Giovanni Di Leo

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Questo articolo è uscito sul numero 1606 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati