Negli ultimi dieci anni, l’ex frontman dei Porcupine Tree ha mostrato un desiderio quasi diabolico di confondere le aspettative del suo pubblico. Con The overview il musicista britannico sembra tendere a un ritorno alla forma, e per forma intendiamo uno space prog anni settanta, ma in qualche modo riesce a trovare un equilibrio tra gli eccessi progressive amati dai suoi vecchi fan più accaniti e l’accessibilità pop che ha cominciato a inseguire negli ultimi tempi. Il disco è costruito sull’effetto della veduta d’insieme, il cambiamento cognitivo dato dalla visione della Terra dallo spazio registrato dagli astronauti quando sono in volo, con cui si rendono conto di quanto siamo piccoli rispetto alla vastità del cosmo. The overview si sviluppa su due suite dalla struttura simile: ambient all’inizio, sviluppo rock, un centro pop, picchi strumentali e finali ariosi. È un lavoro che potrebbe rappresentare la carriera di Wilson vista dall’alto, la sintesi di un arco artistico: dallo space rock dei Porcupine Tree alle deviazioni art pop, per tornare indietro e integrare tutte le strade percorse finora.
Scotty Dransfield, Under the Radar Mag
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Questo articolo è uscito sul numero 1606 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati