Prima abbiamo aspettato di stare insieme da più tempo, poi di trovare una casa. Adesso aspetto che il mio lavoro sia stabile abbastanza per poter andare serenamente in maternità: finirà l’attesa del momento giusto per fare un figlio? –Agata

L’attrice Angela Lansbury, morta la settimana scorsa a 96 anni, è conosciuta in Italia soprattutto come la protagonista del telefilm La signora in giallo. Ma in realtà, prima di interpretare la detective amatoriale Jessica Fletcher, Lansbury ebbe una lunghissima e fortunata carriera. Fu candidata all’Oscar tre volte – di cui le prime due quando non aveva neanche 21 anni – e recitò con attori come Katharine Hepburn, Ingrid Bergman e Spencer Tracy.

Eppure all’inizio degli anni sessanta, proprio mentre era all’apice del successo, Lansbury decise di lasciare Los Angeles per trasferirsi nella campagna irlandese. Lei e suo marito avevano scoperto che i loro due figli facevano uso di droghe pesanti. Non era un buon momento per lasciare Hollywood, ma lei scelse di non accettare più film e di vivere una vita semplice finché i figli non si fossero rimessi in carreggiata.

È un esempio estremo, ma il messaggio è lo stesso: quando si tratta di figli, il momento ideale non arriva mai, specialmente in una società che discrimina le donne. Eppure a un certo punto bisogna definire le priorità e fare quello che ci si sente. Ad Angela Lansbury è andata bene: quando tornò a Hollywood il suo momento era passato, ma a quel punto per lei si aprirono le porte di Broadway e poi della tv, che le avrebbero regalato successi perfino più grandi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1483 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati