Nel giro di poche settimane ben due coppie di amici gay mi hanno annunciato che diventeranno padri con la gestazione per altri (uno di loro mi ha spiegato che utero in affitto non è l’espressione giusta). Sono felice per loro, ma volevo rivolgergli una domanda che non ho avuto il coraggio di fare, e quindi la giro a te: perché non hanno adottato? In Italia possono farlo o no? –Floriana
In Italia le coppie gay e lesbiche non possono adottare figli. L’unica possibilità ammessa è la stepchild adoption , cioè l’adozione dei bambini del partner.
Creata per le coppie etero, nel tempo è diventata l’escamotage giuridico con cui molte coppie omosessuali che concepiscono figli all’estero possono essere riconosciute come genitori. Quindi non è un’adozione in senso tradizionale, ma un riconoscimento di figli avuti all’estero, molto spesso con fecondazione assistita. In quanto adozione speciale, poi, crea un legame di parentela solo con il genitore e non con il resto dei suoi parenti – nonni, zii, eventuali fratelli – e richiede un percorso lungo, incerto e costoso. Per adottare un figlio, una coppia omosessuale dovrebbe trasferirsi permanentemente in un paese che lo consente.
Detto questo, secondo me non c’è una gerarchia. L’adozione, la fecondazione assistita, la gestazione per altri sono forme alternative di accesso alla genitorialità, senza essere il ripiego di qualcos’altro. Ognuno sceglie un percorso in base alle sue esigenze e aspettative e noi, come hai fatto tu con i tuoi amici, dovremmo solo essere felici che tutto vada bene.
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Questo articolo è uscito sul numero 1503 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati