Ci sono trucchi per insegnare ai bambini a mangiare tutto e in generale ad avere un rapporto più equilibrato con il cibo? –Christian
Qualche mese fa sono incappato nella rubrica di una giornalista statunitense, Jennifer Anderson, che metteva in fila le quattro frasi sul cibo che un genitore non dovrebbe mai dire ai figli.
1) Puoi mangiare il dolce solo quando finisci i broccoli. 2) Se stai buono ti do un biscotto. 3) Devi assaggiare almeno un boccone prima di dire che non ti piace. 4) Mi faresti molto felice se mangiassi altri due bocconi.
A parte le spiegazioni specifiche per ogni frase – mettere i broccoli in competizione con una fetta di torta in effetti non insegna ad amarli – l’idea che unisce le quattro frasi è che dobbiamo cercare di slegare il cibo da emozioni che non lo riguardano. Prendiamo il caso del biscotto. Se usiamo i dolci come premio quando i bambini si comportano bene, non facciamo altro che educarli ad accostare lo zucchero con la gratificazione emotiva. E, da adulti, non sarà strano se cercheranno un biscotto – o due, tre, dieci – ogni volta che sentiranno il bisogno di alleviare lo stress.
Ai consigli di Anderson aggiungerei quello di non offrire alternative ai bambini quando qualcosa non gli piace: non in modo punitivo, ma semplicemente per non abituarli al fatto che se una cosa non è gradita c’è sempre qualcos’altro.
E poi, visto che chiedi qualche trucco, eccotene tre: 1) Variare il più possibile quello che si mangia in casa. 2) Divertirsi ad assaggiare con i figli cose nuove. 3) Cucinare insieme.
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Questo articolo è uscito sul numero 1525 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati