Fra tre settimane io e mio marito, che siamo separati da tempo, firmeremo il divorzio e mi chiedevo se questa cosa vada spiegata in qualche modo ai nostri figli di otto e dieci anni. –Lia

Pochi giorni fa su Repubblica è uscito un articolo sul fenomeno dei divorce party negli Stati Uniti. “Quando si arriva al termine di un rapporto senza amore o di una relazione tossica, oppure perché le due persone sono diventate nel frattempo qualcosa di diverso, il divorzio non è mai un momento di successo. Ma negli Stati Uniti è nato un nuovo fenomeno: il divorce party , la festa di divorzio. Sempre più persone organizzano party per celebrare il ritorno alla vita da single e sui social annunciano il ‘lieto evento’, postando video e foto di persone scatenate in balli”. Ma ci sono due tipi di feste di divorzio: quelle in cui si va a festeggiare con gli amici la fine di una fase faticosa e dolorosa, e quella in cui si festeggia con l’ex marito o moglie il raggiungimento di una nuova tappa. Sì, perché il divorzio, quando ci sono le condizioni giuste, può essere a tutti gli effetti un momento di successo. Qualche settimana fa io e il mio ex compagno abbiamo sciolto definitivamente la nostra unione civile. Anche se eravamo separati da anni, l’avevamo tenuta in piedi per una questione burocratica legata ai nostri figli. Il giorno in cui abbiamo firmato lo scioglimento, siamo andati fuori a cena con i ragazzi e con il mio compagno. Avevamo promesso ai figli che la fine della nostra coppia non sarebbe stata la fine della nostra famiglia e abbiamo avuto voglia di festeggiare la fortuna di aver potuto mantenere quella promessa.
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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati