Cultura Schermi
Lightyear. La vera storia di Buzz
Lightyear (dr)

Il cinismo commerciale dietro Lightyear non si può mettere in discussione. E in un mondo senza covid-19, questa avventura spaziale ad alto budget sarebbe stata un incasso sicuro dopo una sfilza di fantasie Pixar originali, inclusive e più “rischiose”, come Onward, Soul, Luca e Red. Ma il covid c’è stato e la Pixar si è trasformata in una carota per attirare il pubblico su Disney+. Inoltre, per un’azienda che usa la diversità come strumento di marketing e scudo contro le critiche, che il primo film a tornare in sala sia l’avventura di un maschio bianco non è un bel biglietto da visita. Al di là di tutte queste considerazioni culturali e commerciali, il film in sé è buono, abbastanza da soddisfare chi è già un appassionato, ma non abbastanza clamoroso per convincere gli indecisi. In un trionfo d’immagini realistiche e dettagliate, Buzz Lightyear cerca una via d’uscita da un pianeta ostile attivando una serie di paradossi spaziotemporali. Verso la fine si permette anche di giocare con le sue stesse motivazioni commerciali, usandole non come una scusa o una stampella, ma come una sfida.
Scott Mendelson, Forbes

Amanti
Pierre Niney, Stacy Martin
Francia 2021, 102’. In sala
Amanti (dr)

Lisa e Simon si amano da quando erano adolescenti. Dopo una serata sfortunata Simon scappa per non finire in prigione. Anni dopo, Lisa è sposata a Leo, ma nell’oceano Indiano il suo destino e quello di Simon s’incrociano di nuovo. Il cinema di Nicole Garcia non è mai compiacente. Nelle sue tragedie moderne i personaggi spesso sono schiacciati dagli eccessi dei sentimenti. In Amanti, Garcia prosegue la sua indagine dei tormenti femminili. Lisa è intrappolata tra l’amore del suo passato, un piccolo delinquente, e quello più sicuro e stabile verso il marito, un uomo d’affari. Inizialmente il film sembra un classico dilemma tra passione e ragione, ma gradualmente la trama si svela in tutta la sua complessità. Forse si può incolpare la regista di aver rinunciato a qualche sorpresa in più, ma bisogna apprezzare la freddezza che ha conferito al paradisiaco paesaggio delle Mauritius. In più, la sua raffinata analisi dei rapporti di classe e dell’attrazione che è capace di esercitare il denaro dà al thriller un po’ di profondità.
Sophie Benamon, Première

Jurassic world. Il dominio
Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Laura Dern, Sam Neill
Stati Uniti 2022, 169’. In sala

Dopo aver quasi chiuso la saga di Star Wars (prima di essere rimpiazzato da JJ Abrams per “divergenze creative” con la produzione), Colin Trevorrow chiude un’altra trilogia (Jurassic world) che lui stesso aveva inaugurato nel 2015. Ma chi si aspettava che stavolta il regista di Safety not guaranteed sarebbe stato lasciato libero di percorrere una strada più rischiosa rimarrà deluso. Trevorrow ha infatti usato la formula di JJ Abrams: poche sorprese, trama che arranca e soprattutto “sicurezza garantita”. Quattro anni dopo gli eventi del Regno distrutto (2018), esseri umani e dinosauri si dividono il pianeta, così come si dividono la scena i protagonisti della prima trilogia (Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum) e quelli della seconda (Chris Pratt e Bryce Dallas Howard). A mettere tutti dalla stessa parte (dinosauri compresi) c’è il fondatore della multinazionale Biosyn (Campbell Scott) che vuole controllare l’intera catena alimentare del pianeta. Come i due precedenti, anche questo Jurassic world sembra più l’attrazione di un luna park che un film, e non aiuta che per la maggior parte del tempo cerchi di capire quale storia vuole raccontare.
Mark Kermode, The Observer

Memoria
Tilda Swinton
Colombia / Thailandia / Francia / Messico / Germania / Qatar / Cina / Regno Unito / Svizzera 2021, 136’.

Con il suo primo film realizzato in inglese, su una donna straniera trapiantata in Colombia, il maestro tailandese forse conferma la sua arte. Apichatpong Weerasethakul ci offre il suo genere di esaltazione, la sua abolizione della gravità. Con uno stile pacatamente realista, riesce a convincerti che i morti e i vivi, il passato e il presente, il terrestre e l’alieno, esistono fianco a fianco. Memoria è un film bellissimo e misterioso, un cinema lento che rallenta il battito cardiaco.
Peter Bradshaw, The Guardian

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1465 - 17 giugno 2022
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