Cultura Libri
Il sale dell’oblio
268 pagine, 16 euro

Adem Naït-Gacem è un uomo coraggioso che decide di buttarsi alle spalle una vita confortevole e di lanciarsi in un’esistenza avventurosa sulla quale non avrà alcun controllo. Quando sua moglie Dalal lo lascia per un altro uomo, il dolore per la fine del matrimonio è così profondo che Adem abbandona il suo lavoro d’insegnante e decide di diventare un vagabondo. Sopravvive aggirandosi su percorsi improbabili e incontrando personaggi molto particolari che lo aiutano ad andare avanti. La trama psicologica s’infittisce man mano che andiamo avanti nel romanzo, ma la forza trascinante della narrazione sta nella sua miscela di avventura, saggezza popolare e filosofia di vita. Tuttavia, se Adem è il protagonista, il personaggio di Mika il nano è ancora più intrigante. Grazie al suo fisico sgraziato, alla sua forza di carattere e alla sua generosità nei confronti di Adem, Mika svolge il ruolo di un angelo custode, di un salvatore in un mondo dove regnano malvagità, cattiveria, tradimento e astuzia. Yasmina Khadra crea brillantemente un Don Chisciotte e Sancho Panza algerini, a zonzo per le campagne di un paese che si è appena liberato dal colonialismo. La vicenda si svolge infatti nel 1963, spartiacque tra due mondi, quello della colonizzazione e quello dell’indipendenza. Il sale dell’oblio è costruito su una trama semplice, pur essendo una storia ricca di sfumature a cui si possono applicare diversi livelli di lettura. Un romanzo che trasporta il lettore con il lirismo, ma anche attraverso il realismo più crudo e le scene più audaci, rare nella letteratura algerina. Il sale dell’oblio descrive la vita con i suoi rischi in un’Algeria che si trovava, allora, all’alba di tutte le speranze.
Benaouda Lebdai, Le Point

Falsa guerra
271 pagine, 17,50 euro

Falsa guerra è un romanzo corale su un’epoca segnata dalla migrazione e dall’itineranza. La storia è divisa in tre parti: Vite moderne I, un Interludio e Vite moderne II. Il passaggio da una sezione all’altra è un gioco di tecniche narrative diverse: le Vite moderne sono dominate dalla prima persona, plurale o singolare, e da dialoghi brevi e spezzettati, mentre nell’Interludio la prosa più fluida viene dalla voce di un narratore onnisciente in terza persona. La struttura ambiziosa intreccia diverse storie simultanee ricreando i tipi umani delle generazioni più recenti di cubani. Tecnicamente, può anche essere considerato un romanzo di formazione, nel senso che l’avviamento alla paternità e la scrittura del romanzo stesso fanno parte della trama. Álvarez rende così esplicito il significato di una trama inafferrabile. In Falsa guerra sono raccontati furori, rapine, omicidi, amori e odi, ma sono storie volutamente scollegate, come se fossero lì solo per rivelare una storia più grande, implicita, espressa attraverso una sovrapposizione di diverse esperienze di esilio. Alcuni hanno vissuto a Città del Messico, Parigi o New York. Altri sono arrivati in zattera, in aereo o attraverso il Texas. L’interazione dei personaggi è regolata dallo scambio di segni tra identità migratorie che fanno riferimento a qualche momento dell’esodo cubano: il primo esilio, l’esodo di Mariel, i balseros, Guantánamo.
Rafael Rojas, Letras Libres

Tradite
496 pagine, 19,50 euro

Reine Arcache Melvin è un’autrice filippino-statunitense le cui opere si concentrano sulla vita dei filippini in patria e all’estero. Tradite è il suo primo romanzo: mentre la dittatura devasta le Filippine, le passioni di due sorelle minacciano di spingerle non solo a tradirsi a vicenda, ma anche a rinnegare tutto ciò che il padre rappresentava. Pilar, timida e idealista, inizialmente decide di portare avanti la lotta del padre contro il regime, mentre la fiammeggiante sorella maggiore Lali sposa il nemico, , figlioccio del dittatore. Ognuno cerca di trovare il suo posto in un mondo violento, ma è possibile resistere alla corruzione della politica e ai desideri? Prendendo in considerazione la storia delle Filippine, dalla dittatura di Marcos all’attuale regime autocratico, Tradite è complesso e luminoso.
Danton Remoto, The Manila Times

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1477 - 9 settembre 2022

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