Cultura Libri
Darryl
232 pagine, 16 euro

Non è facile essere cornuti. Contrariamente a quanto si dice, sono poche le persone che possono aspirare alle corna. Questo perché si tratta di uno stile di vita, implica dedizione e passione. Darryl, il tragicomico cornuto del romanzo di Jackie Ess, è un uomo bianco sulla quarantina che vive a Eugene, in Oregon. Gli piacciono gli hamburger ben cotti, dosi prodigiose di ghb (meglio nota come droga dello stupro) e guardare altri uomini che vanno a letto con sua moglie, Mindy. Osservandola fare sesso con Bill, Darryl prova “un’estasi di vergogna”. Altri personaggi affollano il libro: un terapeuta malvagio e proto-fascista di nome Clive; la lesbica Kit; Oothoon, un poeta trans con “qualcosa da dire su tutto”; e Satori e Patrick, che praticano il bondage. Ess ha fatto una cosa fantastica, trasformando un matrimonio incrinato in un palcoscenico per il sesso trasgressivo. Non è chiaro chi sia il bersaglio dello scherzo: se la coppia etero di mezza età, da cui perversi e queer sono attratti come falene, o il contrario. Come tanta grande letteratura sul matrimonio, Darryl ci dice che l’istituzione si sta corrodendo ma è ancora stranamente irresistibile. Non possiamo lasciarcela alle spalle senza guardarci le spalle.
Zoe Hu, The White Reviews

Mausoleo
95 pagine, 17,00 euro

Alcune frasi restano incompiute, interrotte a metà da un punto brusco. Altre rimangono in sospeso, fermate da una virgola seguita da un vuoto. La narrazione procede quindi a tentoni, resistendo al lettore, in questo libro interamente costruito di storie nelle storie. Louise Chennevière desidera rinchiudere in un mausoleo di carta l’uomo che ha amato follemente e sensualmente, per custodire per sempre colui che alla fine l’ha lasciata. Per trattenerlo e distruggerlo. Cantare l’amore e, nello stesso respiro, esporre il kitsch trito di questo canto. L’autrice descrive “ciò che mi ero sempre ripromessa di non diventare, perché sapevo da troppo tempo, da quando ero bambina, come finiscono i romanzi rosa, e come alla fine si tratta sempre di donne sconvolte, abbandonate. Morte”. Per non entrare nella schiera letteraria delle amanti abbandonate, le Anna Karenina e le Emma Bovary, Louise Chennevière ingaggia un combattimento corpo a corpo con le parole. Una lotta disperata che l’autrice vince per ko.
Elisabeth Philippe, Le Nouvel Observateur

Le rivelazioni
416 pagine, 19,00 euro

Il vertiginoso e impressionante esordio del neuroscienziato Erik Hoel mette in scena una serie di trame e supposizioni nefaste che circondano un programma di ricerca alla New York university. Lo studente depresso di neuroscienze Kierk accetta un assegno di ricerca nel programma Francis Crick scholarship, insieme ad altri sette scienziati. Si allontana immediatamente dai suoi colleghi, giudicandoli intellettualmente inferiori, e lavora allo sviluppo di una teoria radicale della coscienza. Quando il collega Atif è trovato morto, Kierk e Carmen Green, un’ex modella e collega attratta da Kierk, sospettano un omicidio e cercano risposte. La loro paranoia cresce quando si infiltrano in un gruppo di studenti contrario ai test sugli animali previsti dal programma e s’intensifica quando un gruppo di senzatetto sostiene che i ricercatori del laboratorio hanno rapito e lobotomizzato delle persone. Nel frattempo, Kierk è incaricato dal dipartimento della difesa di contribuire a un programma di controllo mentale e la sua teoria comincia a prendere forma. Incubi allarmanti, crisi al laboratorio e l’attrazione sessuale tra Kierk e Carmen s’intrecciano alla loro ricerca. Anche se i frequenti dibattiti sulle teorie scientifiche e sulle storie dei vari personaggi rischiano di appesantire la narrazione, Hoel riesce a raggiungere il suo obiettivo.
Publishers Weekly

Doppio cieco
400 pagine, 19,00 euro

Nel suo nuovo romanzo, Edward St. Aubyn si pone questa formidabile sfida: esplorare argomenti difficili come la biodiversità, la schizofrenia e il venture capitalism, sondando al contempo la natura della coscienza e i limiti della scienza. Il libro è anche un melodramma medico, un mistero familiare e una meditazione sulla… be’, sulla meditazione. È possibile giocare così tante partite? I protagonisti di St. Aubyn sono tutti preoccupati dalle domande sulla coscienza e sull’essere, e su ciò che la scienza può rivelare al riguardo. Francis coltiva un grande terreno e persegue uno stato di consapevolezza zen. Olivia, la sua amante, sta finendo un libro sull’epigenetica. L’amica Lucy aiuta il miliardario statunitense Hunter Sterling ad acquisire aziende che mescolano tecnologia di consumo e neuroscienze. Quando a Lucy è diagnosticato un tumore al cervello, tra lei e Hunter comincia una storia d’amore inaspettata. Questo colpo di scena fornisce a St. Aubyn una scusa per spedirli nelle proprietà di Hunter a Cap d’Antibes e Big Sur, che fanno da sfondo a una serie di incontri e scenette comiche. Intanto, a Londra, il padre adottivo di Olivia si chiede se un nuovo paziente affetto da schizofrenia possa essere il gemello perduto della figlia. L’azione non manca, ma i veri interessi di St. Aubyn sono metafisici. Il tema non è il contenuto dei pensieri dei personaggi ma la mente che contempla se stessa. È più reale ciò che sentiamo o ciò che la scienza ci dice che sentiamo? Questo divario è il simbolo della nostra incapacità di stabilire le giuste connessioni. Se questo sembra troppo per un solo romanzo, purtroppo è così.
Charles Arrowsmith, The Washington Post

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1493 - 5 gennaio 2023
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