Fino a qualche anno fa Michele Kang non sapeva nemmeno chi fosse Lionel Messi. I suoi amici ci scherzano ancora su, ha detto la scorsa estate al New York Times, prima di aggiungere con un’alzata di spalle: “Però sapevo chi era Pelé”. Da allora la donna d’affari ha imparato molto. In poco tempo è diventata una delle più grandi finanziatrici del calcio femminile internazionale e oggi è proprietaria di tre club professionistici in tre paesi.
Michele Kang ha 64 anni ed è nata a Seoul, in Corea del Sud. Da piccola i suoi genitori le insegnarono che chi s’impegna al massimo in quello che fa non deve porsi dei limiti. Ma per una ragazza, a quel tempo, le cose in Corea del Sud non erano così facili. Anche se le donne potevano studiare, nella maggior parte dei casi finivano a fare le segretarie. “Il problema è che non sono mai stata brava ad accettare quello che una donna può o non può fare”, dice.
Kang ha studiato economia aziendale a Seoul e, forte della lezione dei genitori, ha cominciato a pensare più in grande. Grazie al loro sostegno finanziario, ha studiato economia a Chicago, negli Stati Uniti. Successivamente ha ottenuto un master a Yale. Nel 2008 ha fondato la Cognosante, un’azienda tecnologica attiva nei settori della sanità, delle istituzioni pubbliche e della sicurezza. In poco tempo è riuscita a conquistare molti clienti, tra cui il dipartimento della difesa e l’intelligence statunitensi. Dato che la Cognosante non è quotata in borsa, il reddito di Kang rimane un’incognita, ma l’imprenditrice naviga sicuramente in ottime acque. Lo si capisce dal prezzo della sua casa a Washington: nel 2019 ha acquistato per circa otto milioni di euro una villa di oltre mille metri quadrati con sauna, piscina, palestra e teatro. Lo scorso anno l’ha rimessa in vendita per 13,5 milioni.
All’inizio Kang non credeva che la Cognosante avrebbe avuto successo, perché nell’anno della crisi finanziaria le prospettive per le startup non erano promettenti. Allora ha elaborato tre piani b: diventare cameriera in un ristorante a tre stelle, esperta di Power Point o montatrice di mobili Ikea. Ma grazie alla sua mentalità non convenzionale, che in seguito le sarebbe tornata utile anche nel calcio femminile, non è stata costretta a ripiegare sulle alternative.
Anche se da bambina a Seoul giocava a calcio, Kang ha scoperto la passione per questo sport solo anni dopo, quando la nazionale femminile statunitense ha vinto i mondiali del 2019 in Francia. Ha seguito la finale contro i Paesi Bassi e ha apprezzato i dibattiti sulla parità di genere. “È il calcio ad avermi trovata, non viceversa”, ha dichiarato al quotidiano El País.
Nel 2019, quando ormai Kang era una rispettata donna d’affari, i proprietari del club statunitense Washington Spirit l’hanno contattata per chiederle se voleva investire sul loro progetto. Dopo aver approfondito per sei mesi la conoscenza di proprietà e giocatrici, alla fine si è decisa.
In poco tempo Kang è diventata una specie di confidente per le calciatrici, che le hanno raccontato di aver subìto abusi emotivi e verbali dall’allenatore britannico Richie Burke. Dopo l’allontanamento di Burke nel 2021, Kang ha cercato di rilevare le quote degli altri azionisti. All’inizio il suo piano non stava andando in porto, poi le giocatrici le sono venute in soccorso. “È Michele la persona di cui ci fidiamo”, hanno dichiarato in una lettera aperta a Steve Baldwin, che deteneva le quote di maggioranza. “Lei mette sempre al primo posto le esigenze e gli interessi delle giocatrici. Sa ascoltare”. Si è rivelata una mossa efficace: Kang ha acquistato il Washington Spirit per 32 milioni di euro, una cifra senza precedenti per un club femminile.
Lettera aperta
Da quando è nato, più di dieci anni fa, il campionato di calcio femminile statunitense ha avuto delle difficoltà a causa della mancanza d’investitori e dello scarso interesse da parte degli appassionati di sport, spiega Ella Brockway, cronista sportiva del Washington Post.
Presto si è capito che Kang non era solo interessata a fare soldi. La sua posizione di outsider le ha permesso di vedere con chiarezza i problemi del settore. Le richieste delle giocatrici non erano tenute in considerazione. Era sorpresa dal fatto che fossero trattate come una versione meno prestigiosa dei calciatori. Per quanto riguarda alimentazione, preparazione atletica o questioni mediche, ogni singolo aspetto dello sport più popolare al mondo si basava sulle esperienze degli uomini.
A dispetto dello scarso rendimento sul campo del Washington Spirit, Kang ha dato prova di autentica dedizione alla squadra. Ha voluto uno stadio più grande, ha assunto una famosa preparatrice atletica e ha convinto Jonatan Giráldez, l’allenatore del Barcelona Femení, la squadra femminile del Barcellona, a trasferisi oltreoceano alla fine di questa stagione. “Il suo arrivo significa che Kang è alla ricerca del successo commerciale, ma anche sportivo”, afferma Natalie Louise Smith, che insegna management dello sport all’East Tennessee state university.
Qualche mese prima dell’ok dell’allenatore spagnolo, che potrebbe vincere il terzo scudetto in tre anni con il Barcelona Femení, Kang ha colto tutti di sorpresa comprando la quota di maggioranza della squadra femminile dell’Olympique Lyonnais, valutata 50 milioni di euro (questa operazione richiede ancora l’approvazione di alcune autorità in Francia e negli Stati Uniti). E, come se non bastasse, alla fine del 2023 ha acquistato per una somma che non è stata resa pubblica il London City Lionesses, una squadra che gioca nella serie b femminile inglese. “Nel calcio maschile c’è il City Football Group, una rete che gestisce club in diversi paesi”, spiega Smith. “Che io sappia, Kang è l’unica a possedere più di una squadra femminile”. Quando le chiedo come faccia l’imprenditrice a far fruttare questi investimenti, l’esperta spiega che ci sono vari modi. I club possono acquisire maggior valore, per esempio grazie agli sponsor e ai diritti di trasmissione, e se Kang dovesse venderli avrebbe più che recuperato il capitale. “Forse però si è solo innamorata dello sport”, aggiunge.
L’acquisto di tre club in tre paesi nell’arco di due anni è una cosa che desta più di un sospetto nel mondo dello sport. A maggior ragione dal momento che Kang ha dichiarato d’intravedere opportunità in questo senso anche in America Latina, Asia, Africa, Italia, Germania e Spagna. Pierre Ferracci, presidente del Paris Fc, la seconda squadra della capitale francese, si chiede se l’imprenditrice sudcoreana non stia cercando d’imporre il modello calcistico statunitense ai club europei. Un’accusa che lei nega: secondo Kang i club europei possono imparare da quelli statunitensi e viceversa.
Il modello Kang non ha ancora raggiunto il pieno sviluppo, spiega Smith. Ma è evidente che rispetto al sistema attuale, in cui le squadre femminili giocano sotto la bandiera di quelle maschili, presenta un importante vantaggio: le donne non sono le prime a subire ridimensionamenti in caso di problemi finanziari. “Di solito è così che va a finire”, spiega Smith.
Kang crede che il calcio femminile possa essere una fonte di ricavi. Quello che fa, dice, non ha nulla a che vedere con la beneficenza. L’unione di più club in una rete permette investimenti sugli impianti per gli allenamenti, ricerca scientifica, analisi dei dati, scoperta dei talenti e programmi di preparazione atletica.
“Volevo sviluppare ulteriormente lo sport femminile”, ha dichiarato l’anno scorso Kang all’emittente sportiva Espn dopo l’acquisto dell’Olympique Lyonnais. E ha aggiunto: “Non c’è differenza rispetto alla Silicon valley o a qualsiasi altro settore: possiamo parlare quanto ci pare del bisogno di sostenere il calcio femminile, ma se nessuno stacca un assegno e mette in gioco le sue risorse, non si andrà mai da nessuna parte”. ◆ dt
◆ 1959 Nasce a Seoul, in Corea del Sud.
◆ 2008 Si laurea in economia a Yale, negli Stati Uniti. Pochi mesi dopo fonda la Cognosante, un’azienda tecnologica attiva nel campo della sanità.
◆ 2019 Dopo aver assistito alla finale dei mondiali di calcio femminile tra Stati Uniti e Paesi Bassi, decide d’investire in quel mondo.
◆ 2020 Compra le quote della squadra Washington Spirit.
◆ 2023 Compra la squadra britannica London City Lionesses.
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Questo articolo è uscito sul numero 1551 di Internazionale, a pagina 70. Compra questo numero | Abbonati